www.bresciapoint.it

mercoledì 22 luglio 2009

Delitto Olgiata, Vespa condannato per diffamazione



La quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la condanna, già inflitta in appello, a mille euro di multa ciascuno, per Bruno Vespa e la giornalista Valentina Finetti, accusati di diffamazione nei confronti del costruttore Pietro Mattei per un servizio sull'omicidio della contessa Alberica Filo della Torre avvenuto nella zona dell'Olgiata a Roma il 10 luglio del 1991.

Il servizio venne mandato in onda nella trasmissione Porta a Porta il 13 febbraio del 2002. La sentenza di appello ribaltò l'assoluzione decisa dal tribunale nel 2005. Pietro Mattei, marito della vittima si era costituito parte civile assieme ai due figli attraverso l'avvocato Luigi Di Majo.

Secondo l'accusa, nel servizio mandato in onda su Raiuno, veniva offesa la reputazione di Mattei e dei figli, accostando
l'omicidio a misteriosi conti miliardari, ad una relazione extraconiugale della vittima con un funzionario del servizi
segreti, a un desiderio della stessa vittima di divorziare, ai fondi neri del Sisde, a presunti depistaggi».

Nel resoconto di Porta a Porta si affermava «che Pietro Mattei era stato sospettato dell'omicidio della moglie ma
scagionato grazie all'analisi del Dna e che era stato accusato da una donna che avrebbe fornito ai magistrati nuovi elementi "consegnando anche gli abiti che l'uomo avrebbe indossato il giorno dell'omicidiò, omettendo di riferire che la donna era stata condannata per diffamazione a mezzo stampa in danni di Mattei».

«Auguro a tutti i direttori di giornali di prendersi dopo tanti anni una condanna a mille euro di multa, per omesso controllo di una notizia per la quale era stata offerta anche una rettifica», è il commento di Vespa.

da Unita

1 commento: