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mercoledì 29 luglio 2009

Berlusconi e la sua vita troppo spericolata



di Domenico Giampetruzzi
"Per i ragazzi in ascolto, una canzone cult di Vasco Rossi il cui titolo voi conoscete bene,'Vita spericolata". Ha esordito così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intervenendo come ospite alla trasmissione di Radio Gioventù. Una canzone 'Vita spericolata' che il re del rock italiano intonava nel 1983. Una vita spericolata che ultimamente si addice molto a quella del premier. In proiezione futura la vita la vorrebbe ''un po' piu' tranquilla, ma sara' molto difficile".

D'altronde con la sua doppia personalità, la sua mania di protagonismo oltre al fatto che ricopre ruoli pubblici di grandissimo rilievo non ci si può aspettare una vita normale dal Cavaliere. L'ombra della mafia in Forza Italia che è tornata in auge dopo le confessioni shock dei pentiti di 'Cosa Nostra', lo spauracchio delle tangenti negli affari economici- industriali con il processo Mills, e recentemente il divorzio dalla moglie Veronica Lario, i presunti flirt con le minorenni, e la scopata senza preservativo con la prostituta più famosa d'Italia, Patrizia D'Addario, hanno fatto si che i media di tutto il mondo si concentrassero negli ultimi mesi su di lui come stanno facendo solamente con il re del pop, Michael Jackson. Anche la vita del presidente Berlusconi è diventata un reality da esportare in tutto il mondo anche se con effetti devastanti per la credibilità del nostro Paese.

2 commenti:

  1. 30 anni fa alle dogane appena riconoscevano il passaporto italiano la frase tipica era "Italia mafia". Adesso tutte ste vicende di Berlusconi anche all'estero (nei giornali di sinistra se vogliamo essere onesti), sono promosse dall'opposizione che si finge scandalizzata dalla figura dell'Italia, ma spinge sugli editori amici e compra le pagine che denigrano Berlusconi. Ma se quelli di sinistra sono ottusi, non è detto che gli italiani siano tutti così. La gente si sta infatti smarcando dalla sinistra dove continuano a rimanere i più radicali ed arrabbiati, che continuano a postare notizie spesso fasulle contro il governo. Tra un po' anche i blogger faranno la fine di Repubblica, relegato a giornalino per i saloni delle parrucchiere e con gli utili a picco.

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  2. Il numero dei creduloni nel nostro paese è davvero inimmaginabile, è talmente sproporzionato al punto da rappresentare una patologia grave. L'affezione è diffusa in tutti gli strati sociali del paese. Ci sono uomini di testro che votano per il PDL e non si limitano a votare ma si candidano e vengono eletti nelle liste di questa destra, anche se i tagli dei fondi sulla attività dello spettacolo sono profondi ed incisivi. Com'è possibile essere cosi "sprovveduti"? Ci sono operai, in gran numero, che delusi dal centro sinistra si orientano verso la Lega pensando forse che così vinceranno la guerra dei poveri e la maggior parte di questi operai non parla certamente "lumbard", saranno estromessi dal grande Nord. Ma com'è possibile una tale dabbenaggine? Questo è un governo che vocazionalmente favorisce i potenti e gli evasori e che è guidato dalla caricatura di un imperatore romano. I terremotati abruzzesi, per esempio, dopo essere stati strumentalizzati ad uso di una delle tante operazioni di maquillage e avere fatto impennare gli ascolti grazie alla sarabanda degli spettacoli del dolore, subiscono magari l'atroce e ripugnante beffa di vedersi recapitare lettere di licenziamento proprio nelle tende, dove sono accampati, per avere perso persino gli spazi della loro esistenza.

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