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martedì 26 maggio 2009

CELLE A COMBUSTIBILE: Nuovo lancio per una tecnologia sostenibile


Le celle a combustibile sono una tecnologia che potrebbe e dovrebbe facilmente competere con i tradizionali metodi di creazione e distribuzione di energia elettrica. Le celle a combustibile possono essere paragonate ad una batteria alimentata continuamente e che opera utilizzando le proprietà chimiche dell‘idrogeno e dell’ossigeno per creare corrente elettrica utilizzabile.

Con l’obiettivo di soddisfare gli impegni presi che riguardano i livelli di emissioni di CO2, il governo del Regno Unito sta ora cominciando ad introdurre nuove legislazioni al fine di stimolare il mercato delle tecnologie pulite e rinnovabili nel paese e questo fatto ha il potenziale per cambiare radicalmente il mercato delle celle a combustibile. Mentre si è capito da tempo i benefici ambientali della tecnologia a celle a combustibile, il mercato è ancora piuttosto difficile da penetrare sia a livello di investitori, sia dal punto di vista del potenziale utente finale. Questa mancanza di accelerazione di mercato è stata una delle principali ragioni la tecnologia delle celle a combustibile non ha ancora trovato la sua strada nei mercati di massa. E proprio per questo si in attesa di una nuova normativa prevista dai legislatori.

The Platinum Metals Review con sede a Londra, ha pubblicato un report sull’industria intitolato:”Fuel Cells: Emerging Markets”. Il report afferma che le celle a combustibile supereranno le 5 milioni di unità l’anno realizzate, entro il 2013, riferendosi come stime al 2008 dove il mercato è cresciuto addirittura del 50% rispetto al 2007, passando alle 18.000 unità prodotte. Tutti i dati naturalmente fanno riferimento solo all’area del Regno Unito. Ad oggi gli analisti prevedono una notevole diffusione delle celle a combustibile nei settori chiave dei nuovi mercati emergenti come India, America Latina e Medio Oriente

Intanto un consorzio di imprese, sempre in Inghilterra, guidato da Waste2Tricity, punta all’utilizzo di 21 milioni di tonnellate di rifiuti prodotte dalla città di Londra annualmente, per trasformarle in energia elettrica mediante la gassificazione al plasma (dove le temperature arrivano a 6000°C) che trasformano la massa in syngas (una miscela di ossido di carbonio e idrogeno). Il syngas poi viene adeguatamente trattato e l’idrogeno poi utilizzato dalle celle a combustibile per produrre energia elettrica.

In un futuro molto prossimo, per questioni ambientali e di profitto le imprese aumenteranno la domanda della tecnologia delle celle a combustibile (dai costruttori di automobili elettriche, alle industrie di telecomunicazioni, produttori di UPS, ecc.). La tecnologia è già utilizzata in Giappone, quindi la proposta del consorzio per la costruzione di un impianto da € 150 milioni in grado di convertire in energia 250.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani. Ed ora questa tecnologia rappresenta un interruttore per una gestione dei rifiuti ecologicamente responsabile proficua. E già l’Istituto di ingegneria meccanica inglese in una relazione a sostengono dell’utilizzo del plasma per la gassificazione dei rifiuti in syngas e l’utilizzo delle celle a combustibile potrebbe aumentare di efficienza per oltre il 50% rispetto alle tecnologie esistenti. Riaffermando la necessità di un atteggiamento positivo e di risorsa dei rifiuti come combustibile piuttosto che qualcosa che abbia bisogno di essere trattati e con pericolo essere smaltiti.

Da un altro lato, una società con sede nel Sussex: la Ceres Power sta rivoluzionando la tecnologia delle celle a combustibile. Ora le celle a combustibile utilizzando le proprietà chimiche dell’idrogeno e dell’ossigeno producono corrente elettrica. Non immagazzinano energia, ma la convertono da una forma ad un’altra. La Ceres Power invece lancia la sua nuova tecnologia celle a combustibile in grado di ridurre le emissioni di carbonio ed aumentare l’efficienza energetica applicandole a tecnologie esistenti. Le sperimentazioni della Ceres hanno dimostrato che, quando sono state installate in caldaie di tipo domestico, è stato possibile tagliare le bollette dell’energia elettrica del 90% e ridurre della metà le emissioni di anidride carbonica. L’idrogeno infatti può essere ricavato anche da benzina, gas naturale, propano o metanolo. Peter Bance, della Ceres Power, ritiene così che questa sia la “idea giusta al momento giusto”, individuando il potenziale delle loro celle a combustibile nei mercati emergenti. Bance è si consapevole del fatto che le proprie celle a combustibile sono alimentate da un combustibile fossile, ma non si tratta nient’altro di lanciare un nuovo atteggiamento per questa nuova tecnologia e abbandonare questi vecchi combustibili per abbracciare e realizzare il pieno potenziale delle celle a combustibile.

L’Ex sindaco di Londra, Ken Livingstone ha spinto per lanciare nella giusta direzione e garantendo una valida infrastruttura alla città per l’idrogeno e la tecnologia delle celle a combustibile per il futuro. L’attuale sindaco, Boris Johnson, ha invece recentemente annunciato un piano per introdurre 100.000 vetture elettriche nella capitale e realizzare un’infrastruttura di 25.000 punti di ricarica nelle strade pubbliche, parcheggi e negozi. Un terzo di tale finanziamento dovrebbe provenire dal bilancio del Greater London Authority (GLA), mentre il restante proviene dal governo centrale. Sulla scia del “New Green Deal”, con l’esplorazione di potenziali opportunità di collaborazione,si prevede di ottenere un maggior grado di coinvolgimento e discussione tra i paesi come l’India e il Regno Unito, proprio sulla base di nuove sinergie tra le due nazioni che, auspicabilmente e reciprocamente porterebbero vantaggiosi risultati per lo sviluppo del settore delle celle a combustibile in entrambi i paesi. La tecnologia delle celle a combustibile così porterebbe diventare un’importante alternativa energetica per il futuro. E partnership globali potrebbero garantire proprio la lor effettiva attuazione.


da genitronsviluppo

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