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lunedì 29 giugno 2009
La vera storia di Berlusconi "solleva" il canale Current tv in Italia
Ci voleva il Citizen Berlusconi per dare un po’ di visibilità a Current? A quanto pare sì, almeno a giudicare dall’improvvisa fiammata d’attenzione che il canale fondato da Al Gore e distribuito, nella sua versione italiana, nel pacchetto Sky ha suscitato nel pubblico televisivo nazionale, lo scorso lunedì. Col documentario sul premier, prodotto ormai sei anni fa da Pbs (il servizio pubblico americano) e Artè, Current ha più che decuplicato il proprio ascolto, raggiungendo quasi 70 mila spettatori medi nella fascia oraria di prima serata: un risultato che l’ha fatto balzare improvvisamente, e momentaneamente, in cima alla classifica delle reti sat, prima di Sky Uno e Fox Crime.
Considerando le repliche, il film documentario ha raccolto più di 500 mila spettatori medi. È la prima operazione pienamente riuscita per la rete diretta da Tommaso Tessarolo, che ha saputo cogliere con tempismo l’opportunità di trasmettere un documento, pur datato e già molto visto sul web (a seguire la strada maestra non si sbaglia mai). Current, rete nata negli Usa nel 2005 per iniziativa dell’ex vice-Presidente e premio Nobel, e approdata in Italia lo scorso anno, si proponeva almeno due sfide importanti: connettere l’universo dei video realizzati a basso costo e circolanti su Internet con l’universo della televisione, provando a sfidare, così, l’informazione mainstream; e adattare a un Paese come l’Italia l’esperienza americana di Current. Ma la visibilità del canale, dopo la fase promozionale, non è cresciuta. Citizen Berlusconi segna allora un nuovo inizio?
Aldo Grasso dal Corriere della Sera
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