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venerdì 19 giugno 2009

La prima auto a idrogeno low cost e OPEN SOURCE

La tecnologia dell'idrogeno è già iniziata, come vi ho anticipato in un mio articolo precedente; tra l'altro alla faccia di chi dice che l'idrogeno non sia la fonte del futuro, vi faccio vedere questo schema che vi mostra come dal sole si possa ricavare idrogeno a impatto ZERO. Per maggiori informazioni contattatemi pure.



Piccola, economica e superecologica.
Martedì scorso è stata presentata a Londra "Riversimple Urban Car", la prima vettura low-cost alimentata completamente a idrogeno. Secondo molti osservatori questa elegante auto a due posti, che raggiunge gli 80 km/h ed è capace di percorre 400 km con un pieno, rappresenta il prototipo dei veicoli del futuro. Ma ciò che la rende unica è il prezzo relativamente basso. Chi vorrà assicurarsi i primi prototipi (saranno sul mercato dal 2013) dovrà sottoscrivere un leasing e sborsare solo 200 sterline al mese, poco più di 230 euro.

PRODUZIONE - Prodotta dalla "Riversimple", piccola società inglese fondata dall'ingegnere ed ex corridore Hugo Spowers, è davvero un gioiello della meccanica. Tra i finanziatori che hanno partecipato alla realizzazione del progetto, c'è anche Sebastian Piech, pronipote del grande Ferdinand Porsche, il fondatore della famosa e omonima casa automobilistica tedesca. Quest'auto a idrogeno, presentata come la perfetta utilitaria del XXI secolo, è stata costruita con materiali ultraleggeri (pesa solo 350 kg), si alimenta con una cella a combustibile da 6 kw e ha 4 motori elettrici indipendenti, ognuno dei quali è collegato a una ruota della vettura. La Riversimple sul suo sito ufficiale dichiara di essere un'azienda che costruisce auto a basso consumo energetico usando "un approccio radicale per la mobilità personale".

COSTI E CARBURANTE GRATUITO - Oltre a utilizzare una tecnologia altamente innovativa la società inglese ha fatto sapere che non venderà le automobili secondo il metodo classico, ma effettuerà dei leasing ventennali: il cliente pagherà ogni mese circa 235 euro, ma nel prezzo sarà incluso anche il carburante che servirà ad alimentare la vettura. Entro la fine di quest'anno la compagnia spera di produrre i primi 10 prototipi, mentre è già stato firmato l'accordo con la BOC, azienda britannica che rifornisce gas, per l'installazione di stazioni di servizio a idrogeno nelle città dove i prototipi saranno lanciati.

IMPATTO AMBIENTALE E OPEN SOURCE - Per sviluppare quest'auto gli ingegneri della “Riversimple” hanno lavorato per nove lunghi anni. Tuttavia secondo Sebastian Piech non è stata fatica sprecata perché la vettura rappresenta un'autentica rivoluzione. Oltre ad essere costruita con materiale al 100% riciclabile, il suo tasso d'inquinamento è innocuo. Per ogni km percorso la "Riversimple Urban Car" immette nella atmosfera solo 30 grammi di anidride carbonica. Le auto più ecologiche che oggi circolano nelle nostre città ne immettono almeno 150 grammi. Inoltre il rampollo della casa automobilistica tedesca afferma che la nuova forma di pagamento che offre il carburante gratuitamente stimolerà le persone a non cambiare continuamente auto, ma a utilizzare sempre la stessa. «Non state comprando un prodotto» dichiara entusiasta Piech al Times di Londra. «Siete in procinto di acquistare un servizio di trasporto personale». Dello stesso avviso John Constable, presidente di Riversimple: «È qualcosa di più di una semplice auto ecologica». Per accelerare lo sviluppo della tecnologia, la società ha deciso di seguire la filosofia "open source": chiunque volesse migliorare questo progetto potrà consultare gratuitamente sul web il design e il motore della vettura.

IN ITALIA – L'interesse per le auto a idrogeno non è una prerogativa del mondo anglosassone. Lo scorso 10 febbraio è stato presentato dall'onorevole Costantino Boffa e coofirmato da una cinquantina di parlamentari italiani, un progetto di legge intitolato "Misure per il sostegno dello sviluppo di sistemi di mobilità ad alta sostenibilità con impiego di idrogeno e carburanti ultrapuliti di nuova generazione di origine biologica". Partendo dalla tesi che "occorre affrontare con urgenza e in maniera effettiva le sfide poste dai cambiamenti climatici" e dopo aver rilevato le cifre allarmanti presentate dalla “Direzione energia e trasporti della Commissione europea” (in Italia la mobilità delle persone su autovettura privata è aumentata del 214% negli ultimi 30 anni), la proposta di legge intende promuovere “una mobilità pulita e sostenibile, con impiego di idrogeno e di combustibili gassosi di nuovissima generazione di origine biologica, a ridottissimo impatto ambientale”. La norma istituisce per 5 anni un “Fondo nazionale per il sostegno in favore della ricerca” che erogherà i finanziamenti annuali pari a 20 milioni di euro ai migliori progetti ecologici.

Le IMMAGINI

di Francesco Tortora da Corriere della Sera

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