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venerdì 19 giugno 2009

Le reazioni alla legge bavaglio

Dagli amici del MeetUp di Brescia



Carissimi,
come alcuni di voi già sapranno, a settembre prenderà avvio la nuova avventura editoriale di Marco Travaglio. Si chiamerà "il Fatto Quotidiano", in memoria di Enzo Biagi. Avrà come direttore Antonio Padellaro, e conterà sulla collaborazione del giornalista torinese. 16 pagine a colori, per 6 giorni a settimana e una redazione giovane, affiancata da valenti ed istrioniche firme, da Furio Colombo a Peter Gomez, a Marco Lillo, ad Antonio Tabucchi, ad Oliviero Beha e tanti altri. Non avrà padroni, gli azionisti saranno i lettori e gli autori. La libera informazione approda in edicola, fra Novella 2000, Panorama e Playboy.

Crediamo fortemente in questo progetto, che ha il classico sapore dell'ultima spiaggia, sulla quale adagiarci per respirare a pieni polmoni la sana informazione che ci rimane, in attesa dell'onda di potere, profitto ed interesse che ci colpirà. E quando arriverà saremo pronti, ben decisi a fare il possibile per contrastarne l'urto.
Ci crediamo al punto da lanciare una proposta: diventiamo azionisti del nuovo quotidiano tramite il Meetup e l'associazione "Ricomincio da Grillo". Abbiamo richiesto informazioni sulle modalità per procedere all'eventuale acquisto. Non appena disponibili provvederemo a condividerle, valutando la fattibilità dell'iniziativa e dando avvio ad una raccolta fondi affinchè la nostra associazione possa diventare soggetto azionista.
Manteniamoci aggiornati nella discussione di riferimento.
Da oggi è disponibile il sito di "AnteFatto", premessa al nuovo giornale. Qui il link alla homepage.
I prezzi, invece, li troviamo qui.
La battaglia per la libertà d'informazione ci vede al fianco di un nuovo, fondamentale alleato. Ci siamo, sempre.

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Cari amici,
La questione è semplice. Ci stanno ammazzando lentamente la libertà d'informazione. Ce la tolgono piano piano, in attesa della stretta finale, come l'illusionista fa sparire la tovaglia dal tavolo, lasciando in piedi tutti i bicchieri ed intatte le stoviglie. Fino a quando ci sveglieremo un giorno e ci sembrerà come il precedente, per poi scoprire che ogni nostra parola si perde nel vuoto, inascoltata. E mentre prima eravamo in grado di parlare, di farci ascoltare, chi ci starà davanti non si accorgerà nemmeno della nostra presenza.
Saremo diventati esseri trasparenti, vuoti, perchè il silenzio non ha colore, non ha tono, non ha vita.
La legge bavaglio sulle intercettazioni non è una porcata come quella elettorale. E' una violenza culturale, consapevole, meccanica. Mafiosa.
Protratta per fini ben distanti dalla "sicurezza" alla quale tanto ci si appella. Ed è solo un anno che questa Legislatura è in corsa. Ne mancano ancora quattro alla scadenza del mandato. Ogni giorno è un'offesa in più, un tentativo di sovvertire la nostra dignità di cittadini informati e liberi di scegliere.
Ogni giorno è un passo forzato verso la demolizione controllata del nostro Stato di Diritto, della nostra Giustizia e rispettabilità internazionale. Secoli di storia dell'umanità hanno visto in Italia la nascita di geni inarrivabili della letteratura, dell'arte, della musica, della cultura, della politica. Oggi, in quello che dovrebbe essere il Tempio di queste Memorie - il Parlamento Italiano -, siedono fianco a fianco pregiudicati, condannati in via definitiva, prescritti, inquisiti ed indagati. Mentre in internet scorrono fiumi di sterco mischiate a verità nascoste, in tv si affacciano profumi inebrianti, parole suadenti e corpi mozzafiato. Quella che era ed è la FECCIA di questo Paese ne
è diventata la FACCIA.

Chissà a chi non è venuto da sorridere amaro, ascoltando i tg nazionali parlare di "Regime che ha nel mirino la Rete, i siti, i blog, internet, la libertà d'espressione" per ciò che sta accadendo in Iran. Chissà a quanti non è venuto da chiedersi: "stanno parlando dell'Iran o dell'Italia?", per poi vedere le immagini delle centinaia di migliaia di cittadini iraniani nelle piazze, e convincersi che no, non era dell'Italia che si stava parlando, poichè in Italia le piazze si riempiono oramai solo per i V-Day di Beppe Grillo. O per i saldi.

Alcuni degli ultimi giornalisti liberi rimasti in Italia usciranno a settembre con un giornale, "Il Fatto Quotidiano", del quale ci piacerebbe diventare
azionisti, attraverso il Meetup. Quelle stesse persone stanno organizzando una
notte bianca di protesta a Roma, il prossimo 8 luglio 2009, senza bandiere, che riproporremo anche a Brescia. Sempre loro hanno sottoscritto un appello per la libertà d'informazione, al quale ci sentiamo in dovere di aderire, con il cuore e con la mente, con tutte le nostre voci in coro, per urlare "Così muore la libertà di informazione, ma noi vogliamo tenerla in vita!".

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