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giovedì 6 agosto 2009

Vergogna: Gasparri-Dell'Utri contro il termodinamico italiano



Puntuale, come il cliente in un blind-date con la escort di turno, ecco arrivare la mozione Gasparri-D’Alì-Quagliarello-Dell’Utri, presentata al senato il 14 luglio 2009, ostativa allo sviluppo del solare termodinamico italiano.

Età media 57 anni, giocando una partita a brain-training, questi uomini probabilmente si vedrebbero assegnare dal Dr.Kawashima un età cerebrale di gran lunga superiore a quella realmente posseduta.
Da dove possano attingere le necessarie competenze, a meno di improvvisate faziose e costose consulenze (per le tasche degli italiani), per presentare una mozione a sfavore dello sviluppo del CSP italiano risulta poi essere un mistero:

D'Ali 58 anni Laureato in giurisprudenza.
Quagliariello 49 anni Laurea in scienze politiche
Gasparri 53 anni Maturità classica
Dell'Utri 68 anni Laurea in giurisprudenza

Fuori luogo, e mal supportato numericamente, è il confronto presentato nella mozione, tra le tecnologie CSP e nucleare in termini di ore equivalenti e di ground-ratio.
Subdolo è poi il messaggio che lanciano poi i quattro moschettieri firmatari, invitando il governo a persistere nell’attuazione del piano energetico nazionale (che contiene il rilancio del nucleare), e a puntare su tecnologie più vantaggiose quali fotovoltaico, eolico e biomasse:
Ccà nisciuno è fesso.

Come è possibile non cogliere le potenzialità di sviluppo della filiera solare termodinamica in termini di occupazione e acquisizione di competenze, sembra essere un vero mistero:
l’installazione di 300-500 MWe di potenza elettrica da CSP, entro il 2016, apre ulteriori scenari di occupazione nel campo delle FER e risulta essere propedeutica all’export della tecnologia e al trasferimento di know-how italiano nel mondo:
business-2-business.

La Spagna questo ce lo sta insegnando.
Siamo l’Italia, mi chiedo cosa stiamo ancora aspettando.

di: Alessandro Caffarelli

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