Elettra Energia manda a casa le maestranze: «Dopo 8 anni siamo stati messi alla porta da un maresciallo»
NAPOLI — Il termovalorizzatore di Acerra diventa off limits per 33 operai: dalla sera alla mattina tutti licenziati. A consegnare le lettere di ‘‘risoluzione del rapporto di lavoro’’ un maresciallo in anfibi e mimetica. Ché l’impianto mangia- rifiuti è presidio militare. Ma la verità sta nel fatto che la Elettra Energia, la società novarese che gestisce l’inceneritore e cui fanno capo gli operai, si è sentita più sicura se fosse stato un militare a fronteggiare i licenziati; non si è voluto esporre il management al rischio di intemperanze. Che in verità non ci sono state, tanto è risultata stordente la notizia per quanti, da 8 anni, sia di giorno che di notte hanno prima montato l’impianto e poi fatto funzionare.
Pasquale Pignatiello, 24 anni, l’altro ieri sera ha salutato moglie e figlio per andare al lavoro; sarebbe stato di guardia al settore ‘‘Fossa scorie’’, un catinone nel quale precipitano tutti i residui ferrosi o di metallo che l’inceneritore non brucia; al proprio settore Pasquale non ci è mai arrivato. «Avrei dovuto montare alle 23», ricorda, «dopo cinque minuti avevo in mano la lettera di licenziamento». E con le stesse modalità è stata consegnata a tutti gli altri 32 operai, a seconda dell’orario di arrivo. «Sono entrato — riprende — ho passato il badge nel marcatempo e subito dopo mi si è fatto davanti un maresciallo che mi ha chiesto di consegnarli il tesserino ». I 33 operai, quasi tutti napoletani, per la maggior parte con famiglia a carico ora si sentono traditi e illusi dalle promesse fatte nelle scorse settimane dal prefetto ai sindacati sul loro futuro occupazionale. «L’accordo — spiega Pignatiello — prevedeva che fino al 15 settembre non ci sarebbero stati né licenziamenti, né nuove assunzioni. Così, invece, è una beffa. Il prefetto aveva anche promesso un incontro con il sottosegretario Guido Bertolaso per chiarire la nostra situazione ». Perché ‘‘il rapporto di lavoro sarà contestualmente risolto’’, come si legge nelle lettere? I lavoratori hanno riferito che il termovalorizzatore a breve sarà gestito dalla A2A, la multiutility nata il primo gennaio 2008 dalla fusione tra Aem Milano e Asm Brescia, allorquando la Elettra Energia avrà terminato la fase di commissioning (avvio e collaudo dell’impianto)
I tagli effettuati dall’azienda sarebbero, secondo gli stessi lavoratori, di circa il 70 per cento dell’intero organico. Qualcuno al lavoro è rimasto, ma - dicono - semplicemente per completare l’affiancamento degli addetti che porterà A2A, alla fine andranno via anche loro. «Perché l’azienda — riferisce Pignatiello — ha detto che assume chi vuole». Il giovane napoletano perderà 1.600 euro di stipendio; tre giorni sull’impianto e uno di riposo. «Il nostro capo del personale — ha spiegato — che pure avevamo visto la sera prima, ci ha raccontato che non era a conoscenza dei licenziamenti, ma che è stata una decisione presa direttamente a Novara dove ha sede l’azienda. Le lettere ci sono state consegnate dai militari. Una procedura alquanto anomala e che ci lascia perplessi e amareggiati. Molto probabilmente l’azienda temeva una nostra reazione, ma noi siamo gente pacifica e lo abbiamo dimostrato anche con le proteste delle scorse settimane». Lunedì gli operai avranno un incontro con i propri delegati sindacali, per martedì è prevista una manifestazione di protesta davanti ai cancelli del termovalorizzatore. Pacifica annunciano. E piena di amarezza.
Patrizio Mannu
da Corriere del mezzogiorno
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