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giovedì 30 aprile 2009

L'allarmismo della peste




Mentre i giornali e i tg sparano titoloni sulla nuova influenza suina, tutti i medici e gli epidemiologi intervistati in merito tentano invano di gettare acqua sul fuoco precisando che il virus non è particolarmente aggressivo e negli Stati Uniti la stragrande maggioranza delle persone che si sono ammalate sono guarite normalmente.
Non siamo più nel medioevo e nemmeno nel 1918, quando l'influenza spagnola fece milioni di morti in tutto il mondo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità e il livello delle cure mediche in molti paesi del mondo sono in grado di prevenire scenari apocalittici. Viene quindi il sospetto che questi allarmismi da influenza servano più che altro a vendere i giornali e ad aumentare l'audience dei telegiornali. Le influenze si diffondono facilmente e rapidamente perché il mondo è globalizzato, ma le malattie alla fine si diffondevano anche nei secoli passati, mettendoci mesi invece di giorni.
In realtà l'influenza "normale" uccide solo in Italia migliaia di persone ogni anno: in grande maggioranza anziani, ma non solo. In realtà l'influenza aviaria non è affatto scomparsa, pochi giorni fa ha ucciso un bambino in Egitto, a due passi da noi, ma nessuno ci fa più caso perché giornali e tv hanno smesso di occuparsene. In realtà che queste influenze abbiano fatto decine di morti nei paesi in via di sviluppo non significa nulla, in molti paesi del mondo muoiono ogni anno milioni di persone per malattie ormai scomparse da noi come la tubercolosi, la malaria, la peste. Insomma, in genere non ce ne può fregare di meno delle malattie nei paesi poveri, interessano solo quando abbiamo paura che possano raggiungerci.
Tra l'altro i maiali c'entrano ben poco, visto che il virus è un misto di influenza aviaria, umana e suina ma non è ancora stato individuato in nessun maiale, tanto che l'Oie, l'organizzazione mondiale per la sanità animale, precisa che è sbagliato chiamarla influenza suina.
Semmai la diffusione di queste influenze da animale a uomo è legato al consumo industriale di carne. Migliaia di animali stipati come sardine in condizioni igieniche precarie, in migliaia di allevamenti in tutto il mondo, con migliaia di persone che ci lavorano. Iniziare a trattare meglio gli animali da allevamento o consumare meno carne sarebbe un ottimo passo per scongiurare future pandemie, ma nessuno farà niente del genere perché la pandemia non esiste. A parte per i maiali, che saranno abbattuti a migliaia senza ragione, ma tanto quella è la fine che avrebbero fatto comunque. L'Egitto ad esempio ha deciso di eliminare tutti i maiali del paese. Un provvedimento contestato dall'Onu perché finora il virus, anche se deriva in parte dall'influenza dei maiali, non è ancora stato individuato in questi animali. Viene il sospetto che sia solo una scusa per colpire la minoranza cristiana del paese, che consuma carne di maiale, proibita dai precetti islamici seguiti dalla maggioranza della popolazione.
Se una simile attenzione dei media fosse dedicata a cause più degne, come la povertà nel mondo, le guerre, gli incidenti sul lavoro, gli omicidi di mafia, tutti quanti drammi che fanno ogni anno molti più morti di quanti ne abbia fatti dal 2003 l'influenze aviaria, forse si inizierebbe a fare seriamente qualcosa per evitarli. Ma l'informazione globale ovviamente preferisce giocare con l'atavica paura della peste piuttosto che porsi domande scomode.

Francesco Defferrari

martedì 28 aprile 2009

Gabriella Carlucci: Internet, questo sconosciuto



Questa mattina, intervistata dal Corriere, raccontava le sue prime volte in Transatlantico, quando si sentiva un animale strano perchè proveniva dal mondo dello spettacolo. Gabriella Carlucci, che da ben otto anni vediamo seduta in Parlamento (democraticamente eletta), continua a stupirci.



Portobello del 1983 non era niente rispetto a quello che avrebbe combinato alcuni anni dopo. In principio fu solo il parcheggio della Porsche sul marciapiede; poi venne la polemica sulle professionalità di Luciano Maiani (domanda: ma la Carlucci che ne sa di fisica?), poi le botte al Trio Medusa e infine la ciliegina sulla torta: la proposta di legge contro l'anonimato su Internet. Pura follia, come ha ben spiegato Alessandro Gilioli. Siamo preoccupati per lei; l'unico conforto è sapere che quel testo non è farina del suo sacco, ma di Davide Rossi, niente popò di meno che Presidente di Univideo. (Sentite odore di conflitto di interessi? Ottimo fiuto. Ma questa è un'altra storia)

Eppure noi, sensibili internauti, volevamo dare a Gabriella un'altra opportunità. A questo proposito Altroconsumo ha organizzato un incontro a Roma la settimana scorsa per discutere di Internet, asso nella manica -a quanto pareva- della deputata Pdl. Diamine, ne saprà qualcosa, pensavamo ingenui.

E invece ascoltate nel video che cosa ha detto a Gilioli. Speriamo solo che come la proposta a firma di Univideo, non sia farina del suo sacco (ma questa volta abbiamo seri dubbi).

Berlusconi contestato, grida a Napoli: "Non venire più a L'Aquila". Il video della contestazione

Il video


Accettare il dissenso è difficile, specie se sei abituato a zittire l'avversario e a non leggere i giornali perché scrivono solo balle. Davanti alla Prefettura di Napoli un fuori programma di Silvio Berlusconi che incontra i giornalisti. Il premier si erge sopra i microfoni di radio e tv. Un abruzzese grida tra la folla: «Vattene a casa, non venire più a L'Aquila...».

Il Cav. tentenna un paio di secondi, poi gira i tacchi e se ne va. L'autore (del reato di lesa maestà?) viene subito identificato dalla polizia.

La Febbre Suina distoglie l’attenzione dai documenti sulla tortura


In uno di quei momenti in cui Robin esclamerebbe «Santo cielo, capita a fagiolo, Batman!», un ‘originale’ virus influenzale (di quelli verosimilmente inventati presso i laboratori dell’esercito USA) surclassa la copertura mediatica delle rivelazioni sul fatto che i più alti livelli del governo statunitense davano istruzioni alla CIA (e ai contractor privati) affinché torturassero i sospetti di terrorismo.

Gli scienziati hanno affermato che il virus combina materiale genetico di maiali, uccelli ed esseri umani in un modo che i ricercatori non avevano mai visto prima. «Siamo molto, molto preoccupati», ha detto il portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Thomas Abraham. «Siamo di fronte a quel che sembra essere un ‘virus inedito’ che si è diffuso da esseri umani a esseri umani», ha dichiarato. «Al momento siamo tutti in massima allerta.»

Indovinate dove scoppiò per la prima volta l’influenza suina? Esatto, a Fort Dix, New Jersey, nel 1976. Anche quella plausibilmente creata in un laboratorio dell’Esercito USA. Tredici soldati morirono, portando il governo USA a forzare l’inoculazione di un discutibile vaccino sulla popolazione, supportato da una scappatoia legale su indirizzo e per conto dei farma-terroristi. In seguito, la gente ha iniziato a morire non a causa dell’influenza, ma del “vaccino”.

Tutti i maggiori canali mediatici hanno riferito il fatto che alcuni bioterroristi angloamericani hanno manipolato il virus dell’influenza aviaria presso laboratori universitari e dell’Esercito. Questo nuovo ceppo influenzale, di un tipo che “nessuno aveva mai visto”, contiene influenza aviaria. Ora, come può mai succedere “qualcosa del genere”?
Il CLG (il gruppo di attivismo politico Citizens For Legitimate Government, Ndt) ha seguito da vicino per otto anni le “stranezze” legate all’influenza . Si veda: Flu 'Oddities' e Flu 'Oddities' News Archives.

da Flu Kills The Torture Memos

domenica 26 aprile 2009

No all’aranciata senza arance



Grazie, si fa per dire, a PDL e Lega anche in Italia sarà consentito commercializzare aranciate che non contengono affatto arance ma solo additivi, coloranti e dolcificanti.
Un duro colpo alla salute dei cittadini e alla nostra agricoltura.
I ministri delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Lega Nord) e Politiche Europee (PDL) non hanno fatto nulla - nonostante proclami e promesse - per rimediare al “fattaccio” determinato dai senatori del proprio schieramento.
Per non lasciare cadere nel vuoto le giuste proteste delle associazioni dei consumatori e degli agricoltori - prime ad aver protestato con forza contro questa scelta assurda - i VERDI regaleranno arance biologiche ai cittadini LUNEDI’ 27 aprile ‘09, alle ore 11, in P.zza Saffi/angolo Via Volturno.